Per estrazione dentaria si intende la rimozione completa di un dente. Essendo questo un atto irreversibile va attentamente valutato dall’odontoiatra e condiviso con il paziente.
Le ragioni per togliere un dente possono essere o assolute (non è possibile alcun altro trattamento) o relative (in base alle condizioni generali del paziente, alla situazione del resto della bocca, o di natura economica).

Le cause
Le cause più frequenti di estrazione sono carie estremamente estese, infezioni endodontiche (all’interno del dente) che anche se trattate non guariscono e perdita del supporto parodontale (il dente appare lungo e mobile).
Ma occorre fare attenzione perché in tutti i casi di lieve e media gravità questi denti possono essere salvati evitando l’estrazione!
Spesso, purtroppo, estrazioni di denti decise in modo troppo frettoloso che sostituiscono i denti con impianti, denotano una mancanza di professionalità e un’etica discutibile.
Denti con carie anche molto estese fino alla polpa (il nervo interno al dente) possono essere “puliti” e devitalizzati. Se la carie è scesa fin sotto la gengiva si può portare la parte di dente sana al di sopra di essa o estrudendolo ortodonticamente o eseguendo raffinati interventi per abbassare la gengiva e l’osso.
Un dente già devitalizzato con un granuloma (per cui non guarito), può essere devitalizzato di nuovo oppure possono essere eseguiti interventi di chirurgia endodontica retrograda (apicectomia).
Un dente che a causa della malattia parodontale (piorrea) è mobile può essere curato semplicemente togliendo placca e tartaro, eventualmentesplintaldolo (unendolo) con i denti vicini.

La cura
E’ importante la consulenza professionale del dentista, in quanto prima di decidere se estrarre o recuperare un dente lo specialista deve sempre allargare lo sguardo sia alle condizioni di salute generale del paziente che alle situazione del resto della bocca.
Ad esempio, se il paziente è estremamente cario recettivo (soggetto a carie) il recupero complesso di elementi particolarmente distrutti va valutato molto attentamente. Oppure, se per mantenere un dente con carie sotto gengiva sarebbe necessario rimuovere troppo osso mettendo a rischio la salute degli elementi vicini, è indicato toglierlo e magari sostituirlo con un impianto.

Un’altra situazione che spesso si incontra è rappresentata dai casi complessi in cui molti denti sono irrecuperabili e pochissimi sono mantenibili. La decisione se estrarre o meno i denti dipende da ciò che il paziente vuole ottenere; se si farà una protesi mobile possono essere utili, se invece si vuole una dentatura fissa sostenuta da impianti possono essere inservibili o addirittura di intralcio.
È sempre indispensabile che il dentista professionista sappia eseguire una valutazione globale, solo questa permetterà di mettere in atto un piano di trattamento condiviso con il paziente per ristabilire la salute della bocca e ottenere la migliore estetica possibile.

E’ importante sapere che un dente distrutto non sempre è da estrarre, il ricorso a più discipline odontoiatriche permette spesso di curarlo e mantenerlo.

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